Saldo e stralcio: per ora il piatto piange. Nelle casse dell’erario, 673 milioni di euro, solo poco più della metà dell’introito stimato per il condono pari a circa 1.3 miliardi di euro.
Per avere il risultato della sanatoria, con il totale del gettito prodotto, bisognerà però attendere almeno la fine di agosto per valutare l’effetto della rimessione nei termini prevista dal decreto sostegni ter (il dl 4/2022) che ha concesso ai debitori la possibilità di versare le rate non corrisposte 2020 e 2021 nel 2022 fissando un nuovo scadenzario.
Questo è il dato evidenziato dalla Corte dei Conti nel rendiconto generale delle Stato 2021 in merito al risultato della sanatoria introdotta allo scopo di agevolare le persone fisiche debitrici che versavano in gravi e comprovate situazioni di difficoltà economica e disciplinata dall’articolo 1 commi da 184 a 198 della legge 145 del 2018. I dati resi disponibili dall’agenzia delle entrate e messi in luce dalla Corte attualmente non descrivono una situazione tra le più rosee. I contribuenti che hanno presentato istanza per l’adesione al saldo e stralcio erano infatti 385.177 per un valore lordo di debiti (carico, mora, aggio, diritti e spese esecutive) pari a 9.3 miliardi di euro, importo totalmente attribuibile alla sanatoria e che non tiene conto dei carichi inclusi nelle istanze ma che a seguito delle verifiche delle condizioni oggettive (es. non derivante da liquidazione) o soggettive del contribuente (es. valore ISEE), sono stati ricondotti nel perimetro della rottamazione-ter.