Così Il comune di Nettuno, nel Lazio, pugnala la dignità umana.
Le famiglie con una persona disabile a carico che vivono nel comune di Nettuno dovranno rispondere ad un questionario inviato dall’area servizi sociali inviato per aggiornare la documentazione sulle istanze di contributo per la disabilità gravissima. Nelle domande per i familiari caregiver, fra le varie domande, il comune ha chiesto espressamente di quantificare la vergogna che provano nei confronti del proprio familiare, fratello o sorella ma ancora più spesso figlio o figlia, con disabilità. “Da zero a quattro, quanto ti vergogni del tuo familiare? Quanto risentimento provi nei suoi confronti? Quanto non ti senti a tuo agio quando hai amici a casa?”: sono queste alcune delle domande presenti nel questionario secondo quanto riportato da un articolo la Repubblica. Per la rispondere alle domande del test, basta una crocetta “che più si avvicina alla sua condizione o alla sua personale impressione”, viene specificato.
Le domande facevano parte di un modulo che le famiglie dovevano compilare per ottenere i fondi della Regione Lazio. Secondo le intenzioni di chi ha formulato le domande il questionario dovrebbe rilevare impegno e stress di chi accudisce le persone con disabiltà, i cosiddetti caregiver, e deve essere corredato dell’Isee entro la fine del mese.
Ma molti cittadini che si sono trovati costretti a rispondere a quelle domande stanno protestando anche sui social.
Il questionario è stato poco dopo ritirato dal comune di Nettuno.
Solo dopo che lo stesso aveva fatto il giro di ogni testata giornalistica presente sulla faccia della terra.
Fonti : Fanpage e Ansa