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Fu l’unica sopravvissuta nella strage della famiglia a Kiev: Sofia a Roma è tornata a camminare

Ricordate Polina, la prima bimba ucraina uccisa in guerra? La sua foto rimbalzò sui media internazionali anche per la tragica vicenda che aveva coinvolto tutta la sua famiglia all’indomani dell’invasione russa.

 La loro auto, in fuga dalla guerra, era rimasta coinvolta in uno scontro a fuoco a Kiev il 25 febbraio. Morirono tutti con Polina, 10 anni: suo padre, sua madre e il suo fratellino. Unica superstite trovata all’interno delle lamiere fu la sorella Sofia, 14 anni il 19 luglio, che, dopo tre giorni di viaggio, giunse al San Raffaele di Roma in condizioni gravissime. “Tetraparesi”, la diagnosi che lasciò senza speranze nonna Svitlana che l’accompagnava quel 4 marzo. Ma tre mesi dopo Sofia, che era arrivata paralizzata ai quattro arti per un colpo d’arma da fuoco, è tornata a camminare.

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