AslimItaly

“La Tempesta”, l’opera di Shakespeare tradotta da Eduardo De Filippo

Quando Eduardo De Filippo fu chiamato da Giulio Einaudi per tradurre “La tempesta” di William Shakespeare in un napoletano antico e originale, non poteva immaginare che quella riscrittura del capolavoro con echi di dialetto seicentesco sarebbe stata la sua ultima opera. Il volume fu pubblicato nel 1984 nella prestigiosa collana dalla copertina azzurra “Scrittori tradotti da scrittori” . Di lì a poco, il 31 ottobre di quell’anno, De Filippo morì.

Quel libro ormai introvabile, mai più riproposto da Einaudi, torna a disposizione del grande pubblico dei lettori e degli appassionati di Eduardo con una preziosa iniziativa editoriale. ” Repubblica”, in accordo con gli eredi De Filippo, ripropone “La tempesta” eduardiana e regala l’opera in occasione dell’anniversario della nascita del drammaturgo, il 24 maggio prossimo.

Il giorno dopo e sempre d’intesa con la famiglia econ la Fondazione De Filippo, il nostro giornale offre in omaggio un secondo libro, “Amleto” di William Shakespeare tradotto in napoletano da Antonio Piccolo, giovane talento del nostro teatro. Si tratta di due opere completamente diverse nell’ispirazione e nella realizzazione, ma accomunate dalla passione per il genio scespiriano e dall’amore per la lingua napoletana nelle sue varie e diverse forme.

La Repubblica

Exit mobile version