Il Giudice D’ Angelo di Santa Maria Capua Vetere, accogliendo la tesi dell’avvocato Vittorio Fucci, ha rimesso in piena libertà, rispetto al procedimento in questione, il ras Mario Romano e a Pasquale Crisci, rispettivamente di San felice a Cancello e di Arienzo. Come si ricorderà il ras Romano e Crisci, furono arrestati nel maxi-blitz avvenuto su ordinanza del gip di Santa Maria Capua Vetere, i due sono imputati di una infinita’ di contestazioni di detenzione e di spaccio aggravato di sostanze stupefacenti, attraverso la gestione dello spaccio tra la Valle Caudina e la Valle di Suessola che avveniva sotto l’ egida del boss Gennaro Morgillo. Le indagini erano assistite da intercettazioni telefoniche ed ambientali captate tra il 2018 e il 2019. Le contestazione degli investigatori, inoltre, erano rafforzate dalle dichiarazioni di qualche imputato, che hanno deciso di collaborare con la giustizia. Dalle indagini risulterebbe che i due avevano il ruolo di comprimari del boss Gennaro Morgillo. Il Romano, risulta essere il braccio destro, oltre che nipote, di Gennaro Morgillo, mentre Crisci il suo referente ad Arienzo. Emergerebbe inoltre come il Romano, nipote del boss Morgillo, aveva un ruolo apicale nella gestione del traffico della droga tra la Valle Caudina e la Valle di Suessola, e che il Crisci, con il placet di Morgillo, gestiva la piazza di spaccio di Arienzo, della quale era a capo. La difesa dei due, rappresentata dall’ avvocato Vittorio Fucci, ha prodotto una serie di documenti e di investigazioni difensive per smontare la tesi accusatoria che hanno portato ai loro frutti. I due furono scarcerati nel mese di ottobre dal Tribunale del Riesame che accolse clamorosamente la richiesta dell’ avvocato Vittorio Fucci e gli fu applicato solo l’ obbligo di dimora. Il Gip, poi, oggi accogliendo l’ istanza presentata dall’ avvocato Vittorio Fucci, ha revocato l’ ultima misura a carico di Mario Romano e Pasquale Crisci e li ha rimessi in piena libertà, revocandogli anche l’ obbligo di dimora.