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Contributi al 4.0 per micro e pmi

Le micro, piccole e medie imprese dell’intero territorio nazionale potranno richiedere contributi in conto impianti fino al 65% della spesa per investimenti in progetti innovativi 4.0 destinati a migliorare la sostenibilità energetica dei processi produttivi.

Gli aiuti messi a disposizione dal ministero dello Sviluppo economico per favorire la trasformazione digitale e sostenibile delle attività manifatturiere e per contrastare gli effetti negativi della pandemia e della crisi ucraina, ammontano a circa 700 milioni di euro. Verrà data priorità ai progetti in grado di offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Ue e per quelli volti a favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare e a migliorare la sostenibilità energetica dell’impresa.

È quanto prevede il decreto direttoriale 12 aprile 2022 del Mise che fissa le modalità e i termini delle domande di agevolazione, in attuazione del decreto ministeriale 12 febbraio 2002 (Istituzione regime di aiuto per investimenti innovativi e sostenibili delle micro, piccole e medie imprese).

I finanziamenti concedibili a valere sulle risorse dell’iniziativa «React-Eu» destinate all’asse prioritario VI del Pon «Imprese e competitività» 2014-2020, sono destinati per circa 250 milioni alle pmi del Centro Nord (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto, Umbria e province autonome di Bolzano e di Trento) e per circa 450 milioni alle imprese del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna).

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