Il rischio frodi paralizza banche ed intermediari finanziari: niente più acquisti di crediti da bonus edilizi già oggetto di una cessione. Secondo una ricognizione, in diretta conseguenza delle frodi evidenziate dall’Agenzia delle entrate sui trasferimenti a catena dei citati crediti, gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, almeno quelli che non hanno mai fermato l’attività di acquisizione, non stanno accettando più crediti oggetto già di una cessione. In caso di sequestro di crediti inesistenti da parte dell’autorità giudiziaria infatti gli stessi sono inutilizzabili anche dal terzo cessionario al quale non resta che rivalersi nei confronti dei cedenti che il più delle volte si rivelano soggetti nullatenenti o irrintracciabili. Per mitigare gli effetti anche di questa casistica è comunque già al vaglio un correttivo tramite emendamento allo stesso sostegni ter. Dunque, oltre alla norma contenuta all’art. 28 del dl Sostegni ter (n.4/2022) che ha posto dei vincoli alle cessioni a catena di tutti i crediti trasferibili, sia quelli relativi ai bonus edilizi sia quelli collegati agli aiuti Covid, anche il timore di acquisire crediti inesistenti sta tagliando pesantemente le gambe alla circolazione dei bonus.