Prospetto aiuti di stato con semplificazioni in unico 2022 per le agevolazioni che rientrano nel framework temporaneo di deroga.
Evidenziazione dell’insussistenza di “impresa unica” nel caso degli aiuti oggetto di segnalazione dichiarativa. Questi sono i principali aspetti che emergono dalla prima lettura delle istruzioni alle dichiarazioni reddituali appena diffuse dall’agenzia delle entrate, che lasciano però alcuni dubbi di carattere interpretativo.
La novità nelle istruzioni è che nel prospetto per riportare gli aiuti di stato usufruiti nel periodo d’imposta, non devono essere riportati quelli che rientrano nell’ambito della comunicazione della commissione europea del 19.03.2020 C(2020) 1863 final “quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza covid-19”. La situazione appare ora decisamente più lineare rispetto a quella della scorsa campagna dichiarativa, nel corso della quale era dovuta intervenire l’agenzia con delle faq per escludere taluni aiuti covid-19 dall’inserimento nel quadro relativo agli aiuti di stato. La questione si sposta però ora sul versante dell’autodichiarazione “aiuti” prevista dall’art. 3 del decreto mef dello scorso 11 dicembre, con cui è stata previsto l’obbligo di indicare – ai fini di monitoraggio e di rispetto dei limiti stabiliti dalle disposizioni europee – l’intensità massima delle agevolazioni fornite in epoca covid: ad oggi ancora non è dato sapere quali siano le modalità di compilazione e i termini di questa autodichiarazione, in quanto non è ancora stato emanato il decreto attuativo che renderà effettivamente operativo l’obbligo previsto dal decreto mef. In ogni caso, già oggi si può affermare che la mancata inclusione (per omissione) o l’inesatta indicazione di una misura di aiuto fruita da uno specifico contribuente in tale autodichiarazione, non fa in ogni caso scattare alcun obbligo in termini di compilazione del modulo “aiuto di stato” nel modello redditi 2022.