Da oggi, 1° febbraio, è possibile presentare la dichiarazione annuale Iva 2022, con il corredo di rimborsi e compensazioni “pesanti” per i contribuenti a credito. La dichiarazione deve essere redatta utilizzando i modelli (nella versione ordinaria oppure, per determinati soggetti, in quella “base”) approvati dall’agenzia delle entrate con provvedimento del 14 gennaio scorso e deve essere trasmessa telematicamente all’agenzia stessa, direttamente o mediante intermediari abilitati.
Ai sensi dell’art. 8 del dpr n. 322/1998, la dichiarazione annuale va presentata tra il 1° febbraio e il 30 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento.
La scadenza quest’anno slitta al 2 maggio, in quanto il termine di legge cade di sabato. I contribuenti che intendono avvalersi della possibilità di indicare i dati delle liquidazioni periodiche del quarto trimestre nella dichiarazione annuale, allo scopo di evitare di dover trasmettere la corrispondente comunicazione (Lipe), devono però presentare la dichiarazione entro la fine del mese di febbraio. Si considerano valide a tutti gli effetti le dichiarazioni presentate nei novanta giorni successivi alla scadenza, fatta salva l’applicazione della sanzione da 250 a 2.000 euro per il ritardo, riducibile ad un decimo del minimo con il ravvedimento operoso di cui alla lett. c) dell’art. 13, dlgs n. 472/97. Occorre evidenziare che i novanta giorni vanno computati considerando la scadenza di legge, ossia il 30 aprile (e non il 2 maggio, come potrebbe ritenersi in base ad una lettura acritica del paragrafo 1.2.1 delle istruzioni ufficiali), sicché scadono il 29 luglio 2022; le dichiarazioni presentate dopo tale data si considerano omesse, pur costituendo titolo per la riscossione dell’imposta che ne risulti dovuta.