Home Politica Centrodestra spaccato. Meloni: lo riformo io. Salvini: ora una federazione.

Centrodestra spaccato. Meloni: lo riformo io. Salvini: ora una federazione.

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Mentre Sergio Mattarella si appresta ad affrontare il nuovo settennato alla presidenza della Repubblica, forte della valanga di voti raccolti, il centrodestra si lecca le ferite e si prepara, invece, ad affrontare una durissimam guerra intestina. Sotto accusa l’intraprendenza del leader leghista Matteo Salvini che è andato a sbattare contro il muro alzato dalle opposizioni e costruito anche grazie alla collaborazione dei gruppi parlamentari e grandi elettori che hanno fatto capire, man mano che le votazioni si susseguivano, di volere fortissimimamente Mattarella sul colle più alto di Roma, a dispetto, invec,e delle rose dei nomi che i vari leader facevano e disfacevano. Nel centrodestra è cominicato, dunque, l’attacco a Salvini. A sferraro per prima è la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Da oggi lavoro per riformare il centrodestra, un centrodestra che possa regalare delle soddisfazioni a chi crede nelle nostre idee, nei nostri principi, nei nostri valori e non vuol essere trattato come un impresentabile, trattato come un cittadino di serie b, trattato dall’alto in basso da una sinistra presuntuosa”, ha scritto su Facebook all’indomani della rielezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica. “Per questo lavoriamo per ricostruire – ha spiegato Meloni – perché il centrodestra a livello parlamentare sicuramente è oggi polverizzato, però è ancora maggioranza tra gli italiani. E quegli italiani meritano una proposta politica che sia adeguata, che sia alla loro altezza”. Ma come respinge le accuse e le critiche Salvini? “Nello schieramento del centrodestra non basta sommare le nostre forze ma è necessario che si cominci a ragionare in un`ottica veramente unitaria. È giunto il momento di federarci. Solo un nuovo contenitore politico delle forze di centrodestra, a cominciare da quelle che appoggiano il governo Draghi, può agire in modo incisivo. Il nostro modello può essere quello del Partito Repubblicano americano, ovvero una federazione di centrodestra delle forze che appoggiano il governo Draghi”, ha detto al Corriere della Sera il leader della Lega in un suo intervento su Il Giornale. Forza Italia vuole tenersi fuori dalla mischia, con le mani libere. Per il vicepresidente Antonio Tajani, il partito di Silvio Berlusconi “si è ripreso il centro della scena” e che non la lascerà perchè “il nostro obiettivo adesso è prima di tutto lavorare affinchè il governo porti a termine il grande e delicato lavoro che abbiamo di fronte, e poi che Fi sia protagonista del grande rilancio dell’area che in Italia si riconosce nel Ppe, quella europeista, atlantista, liberale, moderata”, senza la quale “non esiste un centrodestra vincente”. Sul Quirinale “abbiamo detto chiaramente a Salvini e Meloni che la nostra posizione era questa. Poi ogni forza in autonomia fa le sue scelte. Bene che anche lui abbia preso alla fine questa strada”. Nel centrodestra “c’è un fondatore del centrodestra, che è Silvio Berlusconi. Poi alle elezioni si vedrá chi sarà il candidato”. “Basta fughe in avanti e individualismi da parte dei leader nel centrodestra. D`ora in avanti Forza Italia si muoverà con più autonomia”, ha dichiarato in una intervista a La Stampa Licia Ronzulli, senatrice di Forza Italia molto vicina a Silvio Berlusconi. “Questa elezione – spiega – ha certificato che il tempo degli strappi, delle fughe in avanti e delle rincorse è finito. Forza Italia rivendicherà con ancora maggiore forza tutti i suoi spazi di autonomia. Il problema della coalizione oggi, a mio avviso, è l`eccesso di individualismo”.

Italia.oggi

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