Con la legge di bilancio 2022 il governo ha rifinanziato numerosi incentivi per sostenere le imprese. Dai crediti di imposta ai bonus, ecco gli strumenti finanziari più interessanti per le Pmi.
La misura, secondo quanto comunica il Mise, si pone l’obiettivo di “sostenere la competitività delle imprese stimolando gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, Innovazione tecnologica, Design e ideazione estetica”.
Con la manovra, il termine per gli interventi sostenuti è stato prorogato di un anno, fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2022. Il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 20% delle spese agevolabili nel limite massimo di 4 milioni di euro.
La legge di bilancio ha esteso al 30 giugno 2022 l’incentivo alle aggregazioni aziendali introdotto nel 2021. L’agevolazione, specifica il Mise, è riferita ai soggetti “risultanti da un’operazione di aggregazione aziendale, realizzata attraverso fusioni, scissioni o conferimenti d’azienda”. Consente di trasformare in credito d’imposta una quota di attività per imposte anticipate (deferred tax asset – Dta) riferite a perdite fiscali ed eccedenze Ace (aiuto alla crescita economica). L’incentivo è stato rimodulato, inserendo nelle norme un limite assoluto pari a 500 milioni di euro.