Nessun posticipo, la scuola riaprirà secondo le date stabilite e in presenza. E’ quanto avrebbe ribadito il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, nell’incontro con i sindacati della scuola. Nel corso della riunione tra il premier Draghi e i ministri a Palazzo Chigi, inoltre, è emersa la volontà di rivedere il numero di contagi che fa scattare la Dad per tutta la classe.
Risorse per la scuola – Il ministro Bianchi, rispondendo ai sindacati che hanno chiesto chiarezza, poi ha ricordato che ci sono più di 900 milioni per la scuola, che si aggiungono alle molte risorse, oltre 17 miliardi, previste nel Pnrr. Cifre importanti, che consentono interventi nell’immediato, di contrasto all’emergenza pandemica e per la valorizzazione del personale.
Uil: “Sgarbo istituzionale” – Sulla questione del rientro o meno a scuola in presenza visti i continui aumenti dei casi di Covid, si era espressa la Uil. “Nulla è stato detto in merito alle misure che saranno prese in Consiglio dei ministri per il rientro a scuola il 10 gennaio. Un silenzio, dopo il vertice di Palazzo Chigi sul tema (ragione per la quale la riunione è stata spostata di un’ora e mezza) che i sindacati non attendevano, giudicato uno sgarbo istituzionale”, ha fatto sapere la Uil Scuola dopo l’incontro con Bianchi.
La tutela della salute – “Su questo tema – ha affermato il segretario, Pino Turi – il ruolo del sindacato è di tutela della salute dei lavoratori e della comunità scolastica. Nessun dato ufficiale è stato diffuso sui contagi a scuola e sul tracciamento. L’accordo firmato (su distanziamento, aereazione, tracciamento, presidi sanitari) è rimasto sostanzialmente inattuato”, ha concluso.
Costa: “Obiettivo è tornare in presenza” – A proposito di salute, il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha ribadito al Tg4 che l’intenzione dell’esecutivo è quella di vedere i banchi pieni il 10 gennaio. “L’obiettivo del governo è riprendere le attività scolastiche in presenza alla data prevista e ragioniamo ogni giorno per raggiungere questo obiettivo. Se si tratta di fare un approfondimento condiviso con le Regioni per arrivare a un sistema di quarantena che garantisca la scuola in presenza, da parte del governo c’è sempre stata la massima disponibilità e anche adesso”, ha chiarito.