Annullata dal Riesame, che ne ha deciso il ritorno in libertà, disponendo anche la trasmissione degli atti a Roma, per competenza territoriale, l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per Fulvio Rillo (avvocati Sergio Rando e Claudio Sgambato), 57 anni, imprenditore, di Ponte, Gian Paolo Venturi (avvocati Aldo Meyer e Luigi Stortoni), 66 anni, di Argenta ( Ferrara), ex dirigente di Coopcostruzioni; Vincenzo Voci (avvocato Gianrico Ranaldi), 45 anni, di Catanzaro, contract – manager di Aspi, e Antonio Bargone (avvocati Marcello D’Auria e Claudio Marchiolo), 74 anni, di Brindisi, presidente del Cda di Sat. Entro quarantacinque giorni il deposito delle motivazioni.
Il provvedimento restrittivo, eseguito venti giorni fa dai carabinieri, era stato adottato dal gip Pietro Vinetti, su richiesta del sostituto procuratore Francesco Sansobrino, nell’inchiesta su un appalto di Autostrade. In mattinata la discussione dei ricorsi, in serata la decisione.
Come più volte ricordato, nel mirino era finita la gara per le tratte autostradali della DT6 di Cassino – Lotto 7 – per un valore di 76milioni e 500 mila euro (luogo di esecuzione Puglia, Campania, Lazio), per la quale sarebbe stata promessa una presunta tangente di 360mila euro – lo 0,5% dell’importo complessivo – di cui sarebbe stata pagata subito una prima tranche da 60mila euro.
Le ipotesi di reato a vario titolo: corruzione aggravata, turbata libertà degli incanti ed emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.
Voci e Venturi avevano scelto di rispondere al Gip durante l’interrogatorio di garanzia, mentre gli altri due si erano avvalsi della facoltà di non farlo.
ottopagine (bn)