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Ufficiale: Codacons denuncia Mastella: «Usa Covid per chiudere scuole»

Arriva la denuncia del Codacons, questa volta è Maurizio Zeoli della sezione di Benevento a ufficializzare la mossa dell’associazione: «Il Sindaco Mastella che, di nuovo, applica ai cittadini di Benevento l’insegnamento che Totò scrivano impartiva al cliente ignorante (“Lei è andato a scuola, no ? Bravo e mi raccomando non mandi a scuola i suoi figli !”) usa l’emergenza COVID per intervenire senza che la legge glielo consenta.

Da agosto vige infatti una norma che impedisce ai governatori e sindaci sceriffi di impedire l’accesso a scuola a meno che non vi siano gravissime situazione di emergenza sanitaria legate a specifiche e certificate condizioni , adottabili nelle zone arancioni e rosse e in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del Virus Sars – COV – 2 o di sue varianti.

Questo per consentire finalmente agli studenti di frequentare la scuola e di vivere la realtà didattica senza ulteriori traumi ed ai genitori di poter gestire la loro vita lavorativa contando sul fondamentale ausilio dell’istituzione scolastica.

Purtroppo i politici che sull’immagine falsamente protettiva hanno fondato le loro fortune ma che, in realtà, tanti danni hanno recato alle famiglie intendono continuare ad abusare del loro potere.

Il Tar Campania grazie al Codacons Regionale ha di recente, con sentenza del 21 novembre 2021, stabilito che anche nel contesto della legislazione previgente, meno restrittiva, le ordinanze di chiusura delle scuole erano da considerarsi illegittime.

Quelle di oggi, come l’ordinanza di Mastella, ad avviso del Codacons sono prive di ogni presupposto di legittimità, assolutamente abusive e, anzi, penalmente rilevanti.

Per questo il Codacons ha trasmesso oggi al Sindaco invito ad annullare ad horas il provvedimento di chiusura delle scuole avente efficacia da domani ed alla Procura richiesta di punizione del Sindaco per il reato di interruzione di ufficio o servizio pubblico.

Questo perché non accada più».

Fonte Ottopagine

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