Home Benevento SCANDALO IN PROVINCIA DI BENEVENTO: IMPUTATI INTERROGATI DAL GIP

SCANDALO IN PROVINCIA DI BENEVENTO: IMPUTATI INTERROGATI DAL GIP

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Tre si sono avvalse della facoltà di non rispondere – due di loro hanno però rilasciato dichiarazioni spontanee-, altre due no. Si sono chiusi così gli interrogatori di oggi di alcune delle dieci persone colpite dal divieto temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione disposto nell’inchiesta del sostituto procuratore Francesco Sansobrino e dei carabinieri sugli appalti della Provincia.

In silenzio dinanzi al gip Loredana Camerlengo sono rimasti Carlo Camilleri, 72 anni, di Benevento, Nicola Camilleri, 39 anni, di Benevento – entrambi difesi dall’avvocato Angelo Leone – e Gianvincenzo Petriella (avvocato Antonio Leone), 48 anni, di Circello, ma, a differenza del primo, gli altri due hanno rilasciato delle dichiarazioni con le quali hanno respinto ogni addebito; Nicola Camilleri spiegando di lavorare come ingegnere dipendente nello studio del padre, Petriella, amministratore della Ital bilding srl, negando di aver turbato la gara per i lavori dell’Istituto Livatino di Circello, indicando – secondo gli inquirenti- l’impresa a lui “collegata che avrebbe dovuto concorrere per aggiudicarsi la procedura”. Lo stesso Petriella, poi, ha anche evidenziato, rispetto alle intercettazioni, una confusione sui cognomi che a suo dire si sarebbe verificata.

Scelte diverse per Antonio Fiengo (avvocato Clemente Biondi), 44 anni, di Ercolano, e Sabino Petrella (avvocato Andrea De Sanctis), 55 anni, di Sant’Angelo a Cupolo, che hanno risposto alle domande. Fiengo ha sostenuto, documenti alla mano, che i 2000 euro, ritenuti il prezzo della promessa di una presunta corruzione per gli interventi sulle strade provinciali – procedura indetta dal Comune di Buonalbergo- aggiudicati alla ‘Euro Saf’, di cui è amministratore, erano soltanto il costo, saldato con un bonifico, di una relazione tecnica.

Dal canto suo, Petrella ha rivendicato la frequentazione costante degli uffici della Rocca, ma ha escluso di aver sborsato, nel febbraio del 2019, i 1000 euro che Panarese avrebbe infilato in una cartellina gialla consegnata all’ingegnere – con la sua denuncia aveva scatenato l’indagine-, membro della commissione della gara per i lavori di un nuovo istituto scolastico a Sant’Agata dei Goti, aggiudicata ad un Raggruppamento temporaneo di professionisti avente come mandataria la ‘Nideas Engineering’ di Petrella.

Domani è prevista la conclusione degli interrogatori, che riguarderanno Pietro Antonio Barone, 47 anni, di Circello, Franco Coluccio, 72 anni, di Buonalbergo, Antonino Iannotti, 40 anni, di San Lorenzo Maggiore – tutti assistiti dall’avvocato Roberto Prozzo – ,Antonio Sateriale (avvocato Valeria Crudo), 51 anni, di San Giorgio del Sannio, Gaetano Ciccarelli (avvocato Emiliano Iasevoli), 64 anni, di Napoli.

Fonte: Ottopagine

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