Il nuovo regime del patent box(è un regime opzionale di tassazione agevolata per i redditi derivanti dall’utilizzo di software protetto da copyright), introdotto dal decreto legge 146/21 (dl fiscale) elimina in un solo colpo due agevolazioni: il vecchio patent box, introdotto nel 2015, e il credito d’imposta per ricerca e sviluppo, introdotto nel nostro ordinamento nel 2013.
Il precedente regime di patent box prevedeva la detassazione del 50% dei redditi derivanti da software protetto da copyright, di brevetti industriali, di marchi d’impresa (poi esclusi per le opzioni esercitate dopo il 31 dicembre 2016), di disegni e modelli, nonché di processi, formule e informazioni industriali.
Il credito d’imposta ricerca e sviluppo, nella sua ultima versione approvata con la legge di bilancio 2021, prevede per gli investimenti in ricerca e sviluppo un credito d’imposta differenziato in funzione delle diverse tipologie di attività: 20% per le spese relative a ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale; 15% per le spese finalizzate al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0; 10% per le spese finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati; 10% per le spese relative a design e ideazione estetica per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari.