Al via il cantiere della riforma fiscale, restyling per Iva, Irpef, Irap e Ires. E’ stata approvata ieri in consiglio dei ministri, con l’assenza dei ministri della lega, la legge delega in materia di riforma del sistema fiscale. Diciotto mesi di tempo per riscrivere l’impianto normativo tributario italiano. Si parte con la legge di bilancio di quest’anno, con una dote base di 2 miliardi di euro a far data dal 2022.
Revisione del sistema Ires e della tassazione dei redditi di impresa con, ulteriore, avvicinamento tra il risultato civilistico e la base imponibile fiscale ed un intervento sostanziale in materia di ammortamenti. Con la ulteriore finalità di superamento dell’Irap.
Sono questi due dei principi contenuti nell’articolo 4 della bozza del provvedimento normativo in materia di delega per la riforma del sistema tributario. Sul reddito di impresa, le previsioni della norma contengono, una enunciazione di principio finalizzata a garantire la coerenza complessiva del sistema di tassazione del reddito in questione con il sistema di imposizione personale dei redditi di tipo duale. L’obiettivo sembrerebbe essere quello di arrivare alla applicazione di un’unica aliquota proporzionale di tassazione dei redditi derivanti dallo svolgimento dell’attività d’impresa. Si parla, inoltre, dell’adozione di norme che dovrebbero limitare le distorsioni di natura fiscale nella scelta delle forme organizzative e giuridiche dell’attività imprenditoriale, garantendo la tendenziale neutralità tra i diversi sistemi di tassazione delle imprese.