La guardia di finanza ha eseguito, su richiesta del gip del Tribunale di Torino, tre misure cautelari nei confronti degli amministratori di un’azienda e del dipendente di uno studio di consulenza del lavoro che truccavano le buste paga per pagare meno contributi. Nei cedolini, infatti, parte dello stipendio era pagata come rimborsi e indennità (che hanno una minore tassazione) per trasferte in realtà mai fatte.