Benevento
“Per ottenere il prioritario risultato di recuperare una dimensione politica plurale rispetto ad un individualismo che rischia di essere minoritario, alle suppletive nel collegio parlamentare di Siena, il segretario nazionale del Pd è disposto, giustamente, a rinunciare al simbolo del partito. L’esatto contrario della miope politica della dirigenza provinciale del Pd per le amministrative di Benevento”.
Questa la nota del gruppo consiliare Pd al Comune di Benevento composto da Francesco De Pierro, Raffaele Del Vecchio e Cosimo Lepore che per le prossime amministrative ha scelto di sostenere il sindaco uscente con la lista “Essere democratici”, composta da 42 tra dirigenti e amministratori ormai in aperto disaccordo con la dirigenza Pd sannita.
“Dapprima – aggiungono – , hanno disatteso la strategia promossa in Campania da Vincenzo De Luca che ha fruttato una netta affermazione alle Regionali. Poi si sono lasciati sedurre da un illusorio accordo con i 5 Stelle ricevendo un clamoroso benservito di Ferragosto da Giuseppe Conte. Sull’altare di questo progetto inutile si è arrivati a spaccare, in modo traumatico, addirittura la nostra comunità, per inseguire un’alternativa di assoluto isolamento, sacrificando sia la legittima aspettativa del PD di esprimere un proprio candidato sindaco con il ricorso se del caso allo strumento partecipativo delle primarie, sia la possibilità di costruire una nuova stagione di governo delle due maggiori realtà amministrative del Sannio attraverso la riconferma di un’alleanza che, solo un anno fa, aveva garantito un largo successo di adesione popolare per la quale noi ci siamo tanto spesi senza ricevere mai una benchè minima apertura di confronto per ragioni meramente personalistiche che esulano totalmente dalla politica.
Per fortuna lo hanno capito tutti! In tutta la Campania, forse nell’intera Penisola non si rintraccia una tattica tanto improduttiva, quanto effimera.
Hanno frantumato l’unità del partito e della coalizione per ritrovarsi in compagnia di qualche civica e di un partito minore come centro Democratico in uno stato politico comatoso di autoisolamento per di più, proponendo a candidato Sindaco. – per sua stessa ammissione – una persona non più tesserata con il PD da oltre sei anni! È quindi incomprensibile la strada percorsa da questa dirigenza che nella migliore delle ipotesi deve essere tacciata di ingenuità.
A questa dirigenza con al vertice Del Basso De Caro non resta che il simbolo dietro cui arroccarsi, minacciando azioni disciplinari, sospensioni e/o espulsioni ai danni di chi ha seguito coerentemente la riproposizione sul territorio della maggioranza politica che sostiene De Luca, ed oggi la strategia lettiana del campo largo e inclusivo. Ora alla dirigenza provinciale del Pd sannita non resta che proporre anche la cacciata dal partito di Enrico Letta! Per chi si lascia condurre da rancori e acredine tutto è possibile”.
Fonte Ottopagine