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Recovery, la Ue versa all’Italia la prima tranche: 24,9 miliardi di euro

La Commissione europea ha versato all’Italia 24,9 miliardi di euro, un anticipo pari al 13% dei 191,5 miliardi stanziati per il nostro Paese dal Recovery Fund. Questa prima tranche è composta per 8,957 miliardi da aiuti a fondo perduto (il 13% dei 68,9 miliardi previsti) e per 15,937 da prestiti (sui 122,6 miliardi totali). La presidente Ursula von der Leyen commenta: “Si avvia così una ripresa duratura del Paese”. 

Il 37% del piano per la ripresa e la resilienza italiano va in riforme ed investimenti per garantire la transizione verde, mentre il 25% della dotazione complessiva sosterrà gli obiettivi per la digitalizzazione. In particolare la Commissione europea nella sua nota ricorda che a garanzia della transizione verde, con 32,1 miliardi di euro, più Regioni saranno integrate nella rete ferroviaria ad alta velocità e saranno completati i corridoi ferroviari merci. Sarà potenziato il trasporto locale sostenibile attraverso l’estensione di piste ciclabili, metropolitane, tram e autobus a emissioni zero, compresa la costruzione di stazioni di ricarica elettrica in tutto il Paese e punti di rifornimento di idrogeno per il trasporto stradale e ferroviario.

A sostegno della trasformazione digitale, 13,4 miliardi di euro saranno investiti, tra l’altro, nella promozione delle tecnologie digitali per le imprese, con un regime di credito d’imposta volto a sostenere e accelerare la loro trasformazione. Quanto al rafforzamento della resilienza economica e sociale: 26 miliardi di euro andranno anche ad aumentare l’offerta di strutture per l’infanzia, a riformare la professione degli insegnanti, migliorare le politiche attive del mercato del lavoro e la partecipazione delle donne e dei giovani al mercato del lavoro, rafforzando la formazione professionale. Altri 3,7 miliardi di euro verranno destinati a riformare e modernizzare il pubblico impiego, a rafforzare la capacità amministrativa e riformare e digitalizzare i tribunali civili e penali per ridurre la durata dei procedimenti giudiziari. Ulteriori investimenti e riforme rafforzeranno il contesto imprenditoriale migliorando gli appalti pubblici ei servizi pubblici locali, riducendo i ritardi di pagamento ed eliminando gli ostacoli alla concorrenza.

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