Sono partite le prime verifiche “anti-furbetti” del cashback. Un messaggio avvisa gli utenti di controlli su “transazioni anomale”, che sono “ricorrenti”, di “importo irrisorio” ed effettuate in “numero elevato presso lo stesso esercente lo stesso giorno”. Queste mini-transazioni non si possono considerare “acquisti” ma operazioni “abusive”. Quindi saranno stornate, a meno che non si sappia dimostrare l’oggetto effettivo dell’acquisto.
Nelle scorse settimane il governo, anche in risposta a recenti interrogazioni parlamentare, aveva fatto sapere che il monitoraggio sul cashback, il programma per incentivare i pagamenti elettronici attraverso un rimborso del 10% ogni semestre fino a 150 euro, era costante e che gli esiti sarebbero stati utili anche per “proporre eventuali modifiche”.
Intanto, in vista della chiusura del primo semestre del programma, si parte con i controlli per eliminare operazioni anomale riscontrate dall’entrata a regime del programma che, alla fine dei sei mesi, prevede anche un super cashback da 1.500 euro per i primi 100mila cittadini che utilizzano di più carte, bancomat o app per i pagamenti.