Oggi mi sono imbattuta nella storia di Vittoria Ferdinandi.
Vorrei condividerla con voi, perchè sia un faro in mezzo alla notte.
Vittoria nasce a Perugia nel 1986, all’università studia psicologia e si appassiona alla psiche umana.
E’ proprio a Perugia che darà una svolta alla società.
Nel contesto universitario, si avvicina al mondo dei disturbi mentali e si avvicenda nella voglia di reinserirli nel mondo del lavoro e così le viene un’idea: apre un ristorante in cui il 50% della forza lavoro sia costituito da persone che soffrono di disturbi mentali.
Così viene alla luce “Numero Zero”.
Un limbo neutro, mi piace definirlo, perchè c’è la possibilità di rinascere e ricominciare a vivere, perchè ammalarsi, di qualsiasi cosa, non vuol dire averlo scelto, ma esserci capitati e dover lottare per riprendersi il proprio spazio nel mondo, anche se più piccolo degli altri.
Vittoria ha creato opportunità per chi credeva di non averne e ha insegnato a chi invece con le opportunità ci è nato, ad accettare il fantomatico “diverso”.
“Numero Zero” è oggi una realtà culinaria apprezzata e molto frequentata.
E per questo nobile progetto, pochi mesi fa, Vittoria è stata nominata Cavaliere della Repubblica da Mattarella .
Se potete, passateci.
Io ci andrò appena potrò, promesso!