Sono trascorse oramai cinque settimane dalla fusione per incorporazione di UBI Banca Spa in Intesa Sanpaolo.
“Purtroppo non sono ancora risolti i complessi risvolti organizzativi che tale operazione ha comportato” osservano in proposito le segreterie territoriali dei sindacati Fabi, First Cisl, Fisac Cgil e Uilca.
I rappresentanti dei bancari ribadiscono e rimarcano: “i gravi disagi a cui continuano a essere sottoposti tutte le lavoratrici e i lavoratori ISP, sia provenienti da ex UBI, sia quelli pre-esistenti in Intesa San Paolo. La poca e sommaria formazione fornita circa i nuovi processi e sistemi operativi, l’endemica scarsità di personale, la mutata organizzazione del lavoro hanno determinato una evidente sofferenza, nonché notevoli difficoltà circa la problematica migrazione informatica. Nonostante il solito, costante, serio impegno, le lavoratrici e i lavoratori sono stati lasciati da soli, non attrezzati per servire la clientela che, come sempre, necessita dell’affidabile ed autorevole assistenza in presenza che era abituata a trovare in precedenza presso gli sportelli delle rispettive banche”.
Questa è una storia abbastanza penosa, se consideriamo che in Banca il cittadino prima l’imprenditore o lavoratore poi, pagano servizi abbastanza costosi, che dovrebbero essere migliorativi di servizi parastatali come la Posta, visto che per la maggiore una banca viene preferita alla posta, essenzialmente per praticità e velocità nelle operazioni.
Ebbene, il presidente dell’associazione di categoria Aslimitaly- Associazione liberi imprenditori, Alessandro Fucci, si è trovato a dover avere a che fare anche con questa incresciosa situazione.
Diversi imprenditori e associati di Aslim, circa 3 settimane fa , si sono visti rimandati appuntamenti per firme necessarie al loro lavoro, proprio a causa della fusione, mal gestita da entrambi gli istituti bancari.
Allora delle due l’una: spese ingenti anche per la tenuta di un conto corrente, che non assicurano efficienza e praticità al lavoro del cittadino, a cosa valgono?
“Io cosa devo raccontare ai miei associati, che la burocrazia non funziona in Italia, e che per questo motivo non possono lavorare onestamente?” Sottolinea Fucci.
La burocrazia ci ammazzerà tutti, questa è l’unica verità.