Il 30 Aprile è il termine ultimo per la proposizione del Recovery Plan ovvero il piano attuativo del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) .
E’ stata diramata la bozza del Recovery Plan e oggi sarà discussa dall’esecutivo. L’obiettivo ultimo è il rilancio del paese e la ripresa,quanto più velocemente possibile, del PIL.
Un po di numeri
L’importo che verrà investito nel Recovery Plan è di 221 miliardi di Euro:
191miliardi provengono dall’RRF ( Recovery and Resilience facility) ovvero lo strumento dell’Unione Europea per sovvenzionare gli stati membri a seguito della crisi pandemica.
30 miliardi Provengono dalle casse dello stato a seguito dell’ultimo scostamento di bilancio e finanzieranno le varie riforme che per vari motivi non possono essere finanziati con i fondi del Recovery Plan.
Gli Obiettivi
Si legge nella bozza difinitiva del Recovery Plan:
“i due obiettivi da perseguire sono, riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica e contribuire ad affrontare le debolezze strutturali dell’economia italiana.
Un agenda fittissima
Sono 16 i punti su cui il Recovery Plan intende agire, divisi in 6 missioni :
–digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, con 42,5 miliardi
–rivoluzione verde e transizione ecologica con 57 miliardi –
–infrastrutture per la mobilità sostenibile con 25,3 mld –
–istruzione e ricerca con 31,9 mld
–inclusione e coesione con 19,1 mld –
–salute con 15,6 mld
I Tempi
La Commissione Europea dovrà valutare l’applicabilità del progetto ed esprimersi. Il parere può anche essere negativo e l’esito è pesantemente condizionato dagli stati membri.
Qualora La Commissione Europea approvasse il Recovery Plan, comincerebbero ad essere erogati, entro otto settimane, i fondi.
Sulla transizione ecologica
Il Presidente del consiglio Draghi è intervenuto ieri, durante il Leaders Summit on Climate, organizzato dal Presidente USA Biden, sulla necessaria transizione ecologica del pianeta:
“il Pnrr mira anche a supportare la transizione ambientale e rendere l’Europa ‘carbon neutral’ entro il 2050″
Non a caso l’Italia ha stanziato le risorse più ingenti per la rivoluzione green.
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