La Dad ed i suoi benefici: questi sconociuti.
È successo nel quartiere Brancaccio-Sperone, una delle periferie difficili di Palermo.
“I ragazzi in dad non si collegavano, chi per vergogna nei confronti del contesto in cui vive, chi per insicurezze esplose nel periodo della pandemia. Allora un docente palermitano ha deciso di fare un esperimento: si è bendato e ha chiesto ai ragazzi di accendere la webcam e parlare, tanto lui non vedeva il contesto in cui stavano o i loro volti, voleva solo ascoltare le loro parole, le loro inquietudini. Uno dietro l’altro ecco apparire i volti delle ragazze che frequentano il Cirs, corsi di obbligo per combattere la dispersione scolastica finanziati dal fondo sociale europeo.
Alla fine l’esperimento del docente palermitano è riuscito e i ragazzi sono rimasti con la cam accesa anche quando si è tolto la benda. Una piccola grande vittoria.”
Se c’è una cosa che la frequentazione da remoto ha ingrandito, quelle sono le insicurezze.
Insicurezze sociali ed economiche,in primis, ma anche psicologiche e caratteriali.
Insicurezze che per antonomasia la scuola dovrebbe risolvere, non accrescere.
Come la mettiamo con chi non ha potuto permettersi un pc per seguire le video lezioni?
Con chi ha genitori meno avvezzi alle tecnologie?
Con chi non può usufruire di una connessione internet stabile?
La scuola deve fare coesione, non insegnare a differenziare rispetto ad un conto in banca più o meno cospicuo.