Redazione, 18 Dicembre 2020
Sono tanti gli imprenditori del mondo della cultura che stanno pagando lo scotto peggiore per le continue chiusure del Governo.
“La nostra è un’industria come un’altra e il fatto che siamo considerati superflui perché facciamo divertire la gente è gravissimo.” E’ il grido della maggior parte degli uomini e delle donne impegnati nel settore cultura.
Cinema e Teatri hanno subito enormi danni, e teatri piccoli hanno chiuso per sempre.
Il Mezzogiorno, bacino culturale e teatrale di una certa levatura, ha perso negli ultimi giorni un altro caposaldo: il teatro Acacia.
Teatro che vantava un’attività di circa 60 anni nel settore, ed il Vomero a Napoli, perde un altro pezzo di storia.
Per quale reale motivo? La cultura non ha mai arricchito particolarmente, e in un periodo come quello che si sta vivendo ormai da marzo 2020, è più comodo e forse anche più intelligente a detta dei proprietari del teatro in questione, cambiare la destinazione d’uso dell’immobile.
Ma proviamo a guardare indietro: e se lo Stato avesse aiutato adeguatamente la cultura in questo catastrofico anno, avremmo ancora il teatro Acacia?