Sono ormai circa 40mila le aziende in Italia a rischio usura, “un fenomeno che risulta in crescita e che è ancora più grave, in particolare, nel Mezzogiorno e nel comparto turistico-ricettivo” con la crisi provocata dalla pandemia che ha aumentato nettamente l’esposizione delle imprese ai fenomeni criminali . E’ quanto risulta da un’analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio sulla percezione dell’usura tra le imprese del commercio e dei servizi. Aiuti più efficaci per le imprese che a causa della crisi provocata dalla pandemia sono sempre più esposte a fenomeni criminali: “ampie moratorie fiscali e dei prestiti bancari e più indennizzi a fondo perduto per ridare ossigeno alle imprese” chiede il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli.
🔴 Nonostante la crisi terribile che stiamo attraversando
🔴 Nonostante la Riscossione imminente (mancano solo 7 giorni alla Ripresa)
🔴 Nonostante gli oltre 9 milioni di cartelle esattoriali e di atti esecutivi già annunciati
Sta arrivando qualcos’altro di terrificante e spaventoso.
Non bastavano gli arretrati di questi 8 mesi di Lockdown Fiscale, che ritornano a pieno regime in una situazione sanguinosa e devastante per il nostro paese, ma ora che è stato annunciato lo Stop alla Moratoria si aggiungeranno dei problemi ancora peggiori.
⏰ Ormai non ti resta più tempo ⏰
Il 16 Ottobre, fra 2 giorni esatti, tornerà la Riscossione.
Hai già avuto modo di proteggerti dalle azioni che Agenzia delle Entrate Riscossione
sta per scatenare?
Il Fisco è pronto a tornare nuovamente in pista, dopo essere stato dormiente per 8 lunghi mesi, con circa 10 milioni di cartelle, accertamenti esecutivi, accertamenti doganali e ingiunzioni fiscali.
Non è ancora arrivato il momento di lasciarsi andare, ci sono ancora delle azioni concrete che puoi fare prima che sia davvero troppo tardi per te.
Sapevi ad esempio che, verificando correttamente il tuo debito, è possibile trovare dei vizi che possono portare al completo annullamento dello stesso?
Il Fisco sbaglia più volte di quello che puoi immaginare, ma riesce a farla franca comunque perché, per quasi tutti gli imprenditori, non esiste una soluzione ai loro problemi finanziari, e rinunciano ancor prima di provarci.
Il messaggio che voglio darti in questa mail è molto semplice: risolvere col Fisco è davvero possibile, le opportunità e i mezzi ci sono e sono a disposizione di tutti.
Ti restano solo 2 giorni per evitare lo Tsunami Fiscale imminente:
è il momento di sapere cosa fare per non venire travolto!
“In seguito alla denuncia alla Procura della Repubblica di Roma, alla Corte dei Conti ed al Comando Generale della Guardia di Finanza per accertare eventuali responsabilità del MISE su alcuni finanziamenti a giovani ed imprese, resa pubblica nel corso di un incontro a Benevento, sono state avviate le indagini da parte dei carabinieri”.
Lo rende noto il dottor Alessandro Fucci, presidente della AsLIm Italy (Associazione Liberi Imprenditori Italiani) con sede legale a Limatola, ed altre dieci sedi operative dislocate su tutto il territorio nazionale, che ha deciso di sostenere sin dall’inizio la battaglia contro la burocrazia che da qualche anno sta portando avanti il dottor Angelo Cicalese, Presidente del Comitato Tecnico per l’Autoimpiego (CTA) di Salerno, il quale, su disposizione del Nucleo Centrale Operativo presso il MISE, è stato convocato dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Salerno per confermare, appunto, i contenuti dell’esposto.
“Nuove Imprese a Tasso Zero – spiega il dottor Cicalese – è un finanziamento agevolato gestito per conto del MISE da Invitalia Spa: si tratta di uno strumento finanziario prezioso per giovani ed imprese che intendono avviare nuove attività in tutti i settori, con investimenti fino a 1,5 milioni di euro di cui, il 75% circa, deliberato con finanziamento a tasso zero, su progetto e senza una valutazione bancaria. Nonostante le caratteristiche eccezionali di questa agevolazione, moltissime imprese, pur avendo ricevuto la delibera di ammissione, hanno rinunciato ai finanziamenti concessi per la complessità e, spesso, improcedibilità della fase di erogazione. Tali problematiche, sebbene denunciate dal Comitato Tecnico per l’Autoimpiego al MISE fin dal 2017, a tutto il 2020, restano senza soluzione, con grave danno per lo Stato Italiano, le imprese ed i giovani. Da questa vicenda, parte la denuncia del CTA al Mise per la quale sono stato ascoltato dai carabinieri per confermare, appunto, l’esposto contro il MISE”. “Il CTA – continua Cicalese – era riuscito infatti ad ottenere dal MISE le modifiche richieste con il Decreto Legge n. 34 del 30 aprile 2019, successivamente convertito in legge nel giugno dello stesso anno, senza però ottenere, l’emanazione del relativo decreto attuativo che avrebbe reso operative le migliorie pur concesse.
Da giugno 2019 partiva quindi una ulteriore campagna di sensibilizzazione del Comitato verso MISE, attraverso decine di solleciti rimasti a tutt’oggi privi di riscontri concreti ed attendibili. Per tali motivi il Comitato ha provveduto a presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, alla Corte dei Conti ed al Comando Generale della Guardia di Finanza affinché fossero accertate le responsabilità presso il MISE di tali gravissimi ritardi, causa di danni ingenti a giovani ed imprese italiane”. “La mia convocazione presso i carabinieri – conclude Cicalese – da dunque inizio all’attività investigativa volta ad accertare eventuali responsabilità del MISE anche se, allo stato, una cosa è certa: ad oggi le imprese ed i giovani hanno ricevuto solo promesse o silenzi ma, di provvedimenti concreti ed operativi (regolamento attuativo), non c’è ancora alcuna traccia”.
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dott. Alessandro Fucci
cell. 331 8265363